Blog di cucina e viaggi

domenica 4 marzo 2012

Una cena Marocchina al profumo di limone

Vi avevo promesso un post Maroccheggiante a fine mese? Ebbene eccoci qui! Qualche giorno di ritardo giustificato dall’imprevisto post AgruMI che ha necessariamente fatto slittare questo secondo menu-post. Anche in questo caso vi illustrerò un pasto completo dall’antipasto al dessert, realizzabile in poche ore trai fornelli!

Direi..che iniziamo dal Tajine!

TAJINE DI POLLO ALLE ALBICOCCHE SECCHE E LIMONE
Alcune precisazioni prima di iniziare con la ricetta: A) ho fatto molto fatica a trovarne una che mi convincesse, cosa che non sarebbe successa se avessi seguito il mio istinto tradizionale e acquistato un bel libro di cucina marocchina, come faccio sempre nei miei viaggi (chiunque volesse ispirarsi per un regalino, anzi direi, copiate e incollate nel carrello! Eccolo qui!). B) avevo in passato (prima di iniziare il blog o avere un tajine) provato a farlo con agnello prugna e tapioca, quindi giammai sarei tornata sull’agnello (che peraltro non sempre accontenta tutti i palati), anche se le ricette più esotiche e tradizionali usano proprio l’agneau. C) avendo la sola breve mattinata del mio compleanno per preparare tutte le portate, mi serviva qualcosa di veramente rapido! E un bell’aiuto trai fuochi, diciamolo: grazie E.! J
Dunque, a posteriori consiglierei di preparare questo piatto la sera prima. Ne guadagna in gusto, profondità e rotondità. E quasi quasi, rispetto alla ricetta originale aggiungerei qualche fettina di limone in più, per contrastare la dolcezza delle albicocche, e qualche oliva verde panciuta. Quindi, questa la mia ricetta perfezionata:

INGREDIENTI  (per 4 persone)
1 pollo tagliato a pezzi
150g di albicocche secche
1 limone tagliato a fettine sottili
2 cipolle
4 cucchiai di olio di arachidi (usate
3 cucchiaini di Ras el Hanout
Un pizzico di coriandolo
20 cl di brodo vegetale ben saporito
PROCEDURA: Mettere a mollo le albicocche per un 15 minuti in acqua tiepida. Scaldare la pentola del Tajine (o di terra cotta). Salare i pezzi di pollo. Bagnare il fondo con l’olio, porvi la cipolla e il pollo a imbiondire e rosolare. Cospargere con le spezie e mescolare un minuto per distribuirle in modo omogeneo. Aggiungere le albicocche ben sgocciolate, le fettine di limone, il coriandolo e il brodo. Coprire e cuocere per 15-20 minuti. Togliere il coperchio e continuare la cottura per 5 minuti per far evaporare il liquido in eccesso.
Spolverare con un pochino di spezie prima di servire e portare in tavola nella sua pentola di cottura, ben caldo!
NOTE: se non avete l’olio di arachidi:  non state a comprarlo, usate quello che avete, se fosse sesamo va bene. Se avete solo oliva, va bene anche quello!
Il Ras el Hanout (mix 36 spezie marocchino) l’ho comprato in viaggio, non saprei dove mandarvi a trovarlo in Italia (se conoscete un negozio che vende articoli marocchini, avrà sicuramente questo mix così tradizionale!). Se non lo avete, non disperate: usate1/2 cucchiaino di cannella e 1 cucchiaio di zenzero fresco.
Consiglio: è sempre meglio preparare il brodo in anticipo. Ci mettete 2 minuti a metterlo sul fuoco, ma lui ci mette almeno un’ora a trasformarsi in un brodo serio e pieno di gustosissimi profumi. Se andate di fretta, il brodo potrebbe davvero rallentare tantissimo le procedure. Quindi ricavatevi 2 minuti un paio d’ore prima di mettervi trai fornelli e fatelo (nel mio caso, l’ho messo su a colazione e l’ho usato a pranzo), lasciato decantare è ancora più saporito! Ah già! In questo caso fatene abbondante, ne servirà anche per la zuppa.

ZUPPA DI LENTICCHIE VERDI E SPINACI AL LIMONE E CURRY
Questa zuppa è s-t-r-e-p-i-t-o-s-a!
Come sempre la mia adorata Donna non mi delude: occasione importante ed ho rischiato con una ricetta one shot, first shot, cosa che non si fa mai, ma con Donna… so di cadere sempre in piedi (come voi con me d’altronde ;) ). Ed infatti questa zuppetta si è rivelata la punta di diamante di tutto il pranzo (a detta di persone che non amano le lenticchie o le spezie o gli accostamenti insoliti)! Provatela, si presta anche a pasti italianeggianti, magari togliendo il curry e lo zenzero (che io ho aggiunto alla versione originale per renderla più marocchina).
Anche questa, se non avete tempo sotto evento, si può preparare il giorno prima, aggiungendo le spezie (curry e zenzero) e una spremutina di limone fresco solo al momento di servire per ridare un allure di freschezza. Certo, il riposo rende il gusto del porro di base un po’ più intenso e preponderante, ma c’è a chi questo può piacere (a me ad esempio!).

INGREDIENTI (per 6 persone)
250gr lenticchie verdi secche
1 porro di media misura
2 spicchi d’aglio
2 patate
3 foglie di alloro
4 rametti di timo fresco
4 rametti di origano
4 tazze di brodo vegetale
150gr di spinaci
Succo e scorza di un limone
6 fettine di limone
2 cucchiaini di curry
1 cucchiaio di succo di zenzero fresco
PROCEDURA: Lasciar rinvenire le lenticchie per 2 ore in acqua fredda (fatelo quando preparate il brodo!). Scaldare un cucchiaio d’olio su fuoco medio in una pentola abbastanza capiente. Aggiungere i porri tagliati a rondelle fini, l’aglio schiacciato e lasciar ammorbidire fino a doratura. Aggiungere le patate a dadini piccoli, le erbe e il brodo. Sciacquare le lenticchie, scolarle bene e porle nella pentola. Portare a ebollizione e abbassare la fiamma. Lasciar sobbolire per 40 minuti circa (finchè le lenticchie non sono morbide, al massimo un’ora). Aggiungere gli spinaci, il succo di limone, il curry e lo zenzero. Cuocere per altri 5 minuti e poi frullare il tutto con un mixer a immersione. Servire calda con un filo d’olio, una sbriciolata di scorza di limone. Decorare con una fettina di limone e una spolverata di curry finale.

DUO PILAFF e BASMATI
Non serve dirlo: il riso basmati non centra nulla con il Marocco. Ma è quello che avevo in casa, quindi ci siamo dovuti adattare! Ed in realtà devo dire che si è accostato discretamente, soprattutto perché smorzato dal pilaf più basico.
Mai e poi mai affiancare il cous cous al tajine, mi raccomando! Sono due piatti diversi. Per intenderci: bistecca con contorno di pasta? Orrore!! Anche se gli americani potrebbero farlo deliziati, ciò significa non conoscere l’origine e l’identità del piatto che si sta cucinando. Quindi: niente cous cous a lato di un tajine di carne o pesce! Piuttosto fate un cous cous nella pentola di tajine oppure un cous cous con carne (esempio italiano: pasta al ragù)!


RISO PILAFF
INGREDIENTI 350gr riso tipo carnaroli
1 cucchiaio abbondante di burro + un po’ per la mantecatura
1 scalogno

PROCEDIMENTO: Imbiondire lo scalogno affettato molto finemente nel burro. Quando sarà morbido, aggiungere il riso e salare. Tostare brevemente per far assorbire il condimento. Coprire con acqua bollente fino ad almeno 1,5 cm sopra il riso. Quando l’acqua bolle, coprire e porre in forno, senza mai mescolare, coperto. Lasciar cuocere per 18-20 min. Prima di servire mantecare leggermente con poco burro.


CROSTATA ALLA CREMA DI LIMONI, PISTACCHI con GUARNIZIONE DI LIME E LIMONI CANDITI AL CIOCCOLATO
INGREDIENTI (per 6 persone)
Per la frolla:
200gr farina
100gr zucchero
3 tuorli
100gr burro
1 cucchiaino scorza di limone

Per la farcia:
3 uova
170 gr zucchero
125 ml panna fresca
100 ml succo di limone
1 cucchiaino di scorza di limone
100 gr di pistacchi tostati e tritati


Per la guarnizione:
2 lime
2 limoni
100 gr cioccolato fondente
450gr zucchero di canna
225 ml acqua

PROCEDIMENTO: Per la frolla: mischiare zucchero e farina, scorza di limone. Tagliare il burro a quadretti e amalgamarlo a mano con il composto di farina. Aggiungere le uova e impastare rapidamente finchè si raggiunge una pasta omogenea. Riporre, avvolta nella pellicola di plastica, nel ripiano più basso del frigorifero, per almeno mezz’ora.
Stendere la pasta in una teglia imburrata e infarinata, con un bordo di almeno 1,5 cm. Infornare per circa 20 minuti, a 180° C, fincheè la pasta è dorata.
Per la farcia: versare tutti gli ingredienti in un recipiente e lavorarli con una frusta manuale fino ad ottenere un composto liquido ed omogeneo. Versare la crema nella frolla e cuocere a 160° C per 30 minuti (o finchè la crema non si è rassodata, massimo 10-15 minuti in più). Estrarre dal forno e lasciar raffreddare.
Per la guarnizione: iniziare la canditura la sera prima. Scaldare a fuoco basso l’acqua e lo zucchero in un’ ampia padella antiaderente. Tagliare lime e limoni a fettine molto, molto sottili. Quando lo zucchero si è sciolto, prima che lo sciroppo bolle, disporre le fettine nella padella, su un unico livello. Lasciare cuocere a fuoco basso per almeno 1 ora. Quando le fettine iniziano a diventare morbide (il lime richiede più tempo del limone, per via della scorza più fine e dura), estrarle e disporle su un foglio di carta forno a raffreddare. Quando raggiungono la temperatura ambiente, porle in frigorifero per una notte. Mi raccomando, non buttate via lo sciroppo! Tornerà presto utile nei prossimi post! Conservatelo in frigorifero fino a una settimana.
La mattina seguente, sciogliere a bagno maria il cioccolato e intingere le fettine per metà. Porre a raffreddare su un foglio di carta forno, nel frigo. Usarle come decorazione per la torta!

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