Sorprendente Essaouira!
Non mi aspettavo tanto da una piccola cittadina di cui nemmeno avevo sentito parlare. Che spettacolo di colori è il centro storico con le casine bianche e blu su cui si stagliano vivaci le merci di ogni tipo: stoffe, spezie, tajines, verdura, frutta, gioielli e chi più ne ha, più ne metta. Perdetevi e girovagate fino a raggiungere le vestigia del Castello , ammirate le onde dell’oceano che si infrangono e spumeggiano lungo una costa che sembra venire dai quadri di Friederich, questa è una delle mete più famose del Marocco per i surfisti (il vento è tale da far scappare i vacanzieri già dalle 14 del pomeriggio!).
I mezzi di collegamento tra Marrakech ed Essaouira sono un pò improvvisati, informatevi bene prima di partire. Il trasporto locale si basa su furgoncini che temono il posto di blocco perchè sovraccarichi (di merce o persone, è lo stesso) motorini e soprattutto muli. Alcuni galoppano come bolidi! I contadini si avvicinano al grande “provinciale” che porta ad Essauira a dorso del loro mulo, lo parcheggiano ad un albero con qualcosa da mangiare per la giornata e aspettano pazienti una corriera della speranza, sovraffollata, senza orari fissi nè certezza di portarti a destinazione (gli automezzi sembrano risalire all'anteguerra).
E poi vedrete stagliarsi il profilo dell’Atlante, orgoglio e risorsa marocchina, serbatoio di acqua per l’estate e stazione sciistica per i pochi eccentrici ricchi, d’inverno. E poi, e poi… il deserto, quasi. Proprio deserto non è, ma l’assenza di qualsivoglia vegetazione e il paesaggio arso e brullo vi faranno sentire in pieno Sahara (soprattutto se il vero Sahara non l’avete visto mai!). Il mare, ritraendosi milioni di anni fà, ha scoperto queste terre che ora conservano l’aspetto del fondale marino con quelle dune soavi e i granelli argillosi sparsi ovunque.
Se volete mettere in calendario una visita a questo piccolo gioiello Marocchino, programmatela per fine giugno, quando si svolge l’annuale festival di musica Gnaoua, musica nera del Marocco del sud. Il ragazzo che mi ha venduto il cd di musica arabo-andalusa me lo ha descritto con tale entusiasmo: una tre giorni di artisti che si riuniscono da tutto il mondo per jam sessions serali dislocate in varie piazzette della città, si balla, si canta e si conoscono nuovi ritmi, scegliendo ogni sera se prediligere la tradizione, la modernità o la trasgressione.
Che dire?
In shaa'Allah! :) (ndt: Se Dio vuole!)
Galleria immagini disponibile sulla Pagina FB di La valigia di zenzero!
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