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giovedì 26 gennaio 2012

Sant'Ambrogio e l'Immacolata tra la Svizzera e Parigi

3^Parte
STRASBURGO


Ci vedrei bene un anniversario o una fuga romantica nella bella Strasburgo. Una cittadina piccola e caratteristica, con le tipiche architetture alsaziane delle case che si intervallano veloci all’interno del centro. Facilissima da girare a piedi e con molte aree pedonali. Due i cuori di interesse del centro storico: la cattedrale Notre-Dame de Strasbourg (attenzione agli orari ristretti di visita) con le viette che preziose le danzano attorno, e la romantica Petit France. Quest’ultima consiste di tre lingue strettissime di terra tenute insieme da ponti e ponticelli in legno. Una zona dove lo spirito originario della città non è cambiato, e anche se potrebbe avvertirsi un po’ del clichè turistico, la suggestione di chi la scopre per la prima volta è immensa. Un susseguirsi di ristoranti caratteristici (tradizionali ma anche internazionali e orientali) e hotel di lusso (una camera standard qui può costarvi più di 200€ a notte), rispettosi della tipica architettura alsaziana. Vi consiglio di scoprire questo piccolo quartiere di sera, al tramonto, passeggiando e perdendovi trai vicoletti. Potreste cenare a Le Baeckeoffe d’Alsace, dove servono quasi unicamente l’omonimo piatto tipico alsaziano a base di patate, tanta cipolla e 3 tipi di carne (maiale, agnello, manzo) cotto in forno a legna nelle tradizionali forme in terracotta.
Visitare il centro di Strasburgo durante il periodo natalizio è uno spettacolo di luci e bancarelle di ogni genere: dolci tipici, decorazioni, idee regalo, prodotti del territorio ecc. Forse i più bei villaggi di Natale che mi siano capitati dai tempi di Merano (e uso il plurale perché ne troverete più di uno in città).
Se non volete spendere troppo, pur rimanendo in centro, a pochi passi dalla Petit France e dai negozi, vi consiglio l’hotel Hannong. Camere forse un po’ piccole (e qui si capisce che siamo arrivati in Francia) ma ambienti di grande carattere (soprattutto quelli comuni, di eleganza aristocratica) e colazione un po’ cara (16€ a testa) ma di grande livello (prodotti di qualità, bio e soprattutto una varietà non scontata).
Non vi raccomando la visita del quartiere europeo se non per dire “ci sono stato”. Non c’è molto da vedere ed è abbastanza complesso raggiungerlo in macchina, impossibile con mezzi pubblici. È pur sempre un monumento simbolico che andrebbe visto una volta nella vita, così io ci sono stata ed ora sorrido felice nel riconoscere l’edificio nei servizi al tg. Decidete voi!

Galleria immagini disponibile alla pagina Facebook de La valigia di zenzero.

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